Breadcrumb

Intestazione newsletter

Notizie
Archivio delle notizie in ordine cronologico

News

I giorni del buio. Il sequestro Moro (2011-2012)
18/03/2022
Video
Il Centro documentazione Archivio "Flamigni" ha lavorato all'approfondimento dei nodi storiografici legati agli anni Settanta con le classi quinte dei settori di specializzazione di Informatica, Elettrotecnica, Telecomunicazioni, Costruzioni aeronautiche e Meccanica dell'Istituto tecnico industriale "Leonardo da Vinci" di Viterbo. Grazie all'impegno dei docenti Anna Saleppichi, Annalina Manoni, Franco Limardi e Francesco Cocilovo, nonché all'appoggio sempre costante della dirigente scolastica Elvira Federici è stato possibile realizzare il progetto, che è stato coordinato da Ilaria Moroni, direttrice del Centro documentazione Archivio "Flamigni", e arricchito dagli interventi di Manlio Milani, presidente della Casa della memoria di Brescia, Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, Agnese Moro, figlia di Aldo Moro e Sergio Flamigni, presidente del Centro documentazione Archivio "Flamigni". Alla fine del percorso, grazie alla collaborazione dell'Archivio di Stato di Viterbo, de La Storia siamo noi e della libreria Fernandez di Viterbo, i ragazzi hanno realizzato il cortometraggio I giorni del buio. Il sequestro Moro, un'indagine sul terrorismo degli anni Settanta. Il cortometraggio è stato presentato nell'ambito della manifestazione culturale Caffeina Cultura il 6 luglio 2012 alle 22:30, presso le Corti le Palazzo dei Priori. Guarda il video
Quando i ragazzi si perdono il mondo (2011)
18/03/2022
Video
Il comitato dei genitori del Liceo classico "Pilo Albertelli" di Roma è nato nel 2009. Quando è incominciata quest'esperienza avevamo presupposti ed intenti ben definiti: difesa della scuola pubblica, partecipazione come espressione di libertà, condivisione di saperi e conoscenze. Nel corso degli anni abbiamo individuato, nella formula degli iIncontri culturali, la chiave di volta ad una partecipazione attiva nella scuola che approfondisse una conoscenza ed un interesse per situazioni umane e sociali molto più vicine a noi di quanto si possa pensare. Nel 2010 abbiamo organizzato incontri quali: La violenza sessuale, con la regista Loredana Rotondo; Testimonianze dirette dalla Resistenza italiana con la partecipazione dei due partigiani Alberto Terracina e Bianca Maria Bracci Torsi; L'emarginazione a cura di don Roberto Sardelli. Nel mese di luglio del 2010 abbiamo invitato Maria Rosaria Bianchi, psichiatra psicoterapeuta a pensare, per noi e per i ragazzi del liceo, un "piccolo corso sull'adolescenza". Siamo così approdati, nel corso del 2011, alla realizzazione di quattro nuovi appuntamenti da lei proposti: La Bella Età: l'adolescenza come privilegio umano del XX secolo; Corpo e cultura: le disoressie; Quando i ragazzi si perdono il mondo… le droghe e le tossicodipendenze. In occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, è stato invece proposto un incontro, particolare per il suo genere, dal titolo Storia di compleanni paralleli: i celebri 150 anni dell'Unità d'Italia e quelli poco conosciuti degli Ospedali psichiatrici giudiziari, il cui testo è in corso di revisione per una successiva pubblicazione. L'ultimo appuntamento dell'anno 2011, Immigrazione. Percorso di umanità, ha visto la partecipazione di competenti relatori quali gli economisti Giulio Marcon e Alberto Castagnola. Le proposte per l'anno 2012, Cultura. Bene comune? e l'incontro con Gherardo Colombo, che da anni lavora con le realtà scolastiche e sociali proponendo il dibattito Sulle regole, hanno concluso il nostro impegno annuale. Dei quattro incontri proposti nel corso dell'anno 2011 da Maria Rosaria Bianchi, l'appuntamento del 24 febbraio 2011 Quando i ragazzi si perdono il mondo… le droghe e le tossicodipendenze (guarda il video) ha avuto il pregio di saper raccontare in modo originale, attraverso il dramma della droga, un pezzo della nostra storia italiana accaduta 30 anni fa e legata agli anni del terrorismo in cui tanti ragazzi "si sono persi il mondo". Grazie ad un'accurata ricostruzione degli eventi che in quegli anni sconvolsero intere generazioni, gli studenti del "Pilo Albertelli" hanno potuto così ascoltare una storia che è stata anche un po' quella dei loro genitori. Se i presupposti iniziali dell'esperienza di questo comitato non sono stati dimenticati, è pur vero che il tempo trascorso e le esperienze vissute ci hanno resi più sensibili e disponibili all'ascolto. Oggi possiamo dire che gli Incontri da noi proposti sono stati un modo affettivo di essere genitori. Ogni incontro è stato un regalo e per ogni incontro desideriamo ringraziare i ragazzi e le ragazze che ci hanno concesso la possibilità di metterci in discussione.
Si inaugura "La Costituzione si è mossa"
01/06/2021
Mostra
Il 2 giugno, festa della Repubblica, a Magione (PG), alle ore 17, si inaugura la mostra documentale e fotografica La Costituzione si è mossa. Storia e storie attraverso gli anni Sessanta, allestita presso la Torre dei Lambardi. La mostra, visitabile fino al 3 ottobre 2021, è realizzata dall'Archivio Flamigni con il sostegno del Comune di Magione in partner con AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, EUI - Historical archives of the European Union, Archivio storico della CGIL, Biblioteca archivio Piero Calamandrei, Edizione nazionale delle opere di Aldo Moro, Fondazione Pietro Nenni, Fondazione Gramsci ONLUS, Istituto Luce, Istituto di studi sindacali UIL Italo Viglianesi. Importante anche la collaborazione dell’ Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo. Il progetto nasce dall'idea di costruire un intreccio tra la documentazione eterogenea conservata in diversi Istituti culturali e, partendo dalla nostra Costituzione, raccontare come ci si è mossi (politica, cittadine e cittadini, Istituzioni, movimenti, associazionismo, etc) per cercare di applicare quei principi che in essa sono espressi. Dagli avvenimenti del 1960 si snoda un filo rosso che collega molti eventi del decennio, fino al varo, nel 1970, dello Statuto dei diritti dei lavoratori, con cui si chiude la mostra. La difesa e la promozione dei principi contenuti nella Costituzione rappresentano questo filo che collega gli avvenimenti, scandisce le storie e genera le passioni e i fermenti. Le direttrici cardine sulle quali costruire questo racconto saranno il lavoro, l'accesso all'istruzione, i diritti civili, la società internazionale aperta, l'idea di Europa attraverso il lungo decennio degli anni Sessanta, con l'obiettivo di valorizzare alcuni momenti e contesti nei quali appare chiaro il disegno di mantenere l'unità della nazione su una prospettiva di cambiamento, di apertura democratica alle forze popolari, di riformismo, descrivendo le forze che si sono mosse per un cambiamento e leggendo tutto ciò anche attraverso la cultura popolare, il cinema e la musica. Descriveremo al contempo anche le fratture che crearono un restringimento dello spazio democratico che si stava ampliando, le resistenze che si opposero a una prospettiva riformatrice, come la vicenda del governo Tambroni del marzo-luglio 1960. Fratture in parte superate ma che lasciarono non di meno tracce rinvenibili nel corso difficile e stentato del centrosinistra. Il percorso sarà accompagnato da una cronologia che prenderà avvio dal 1946 e accompagnerà il visitatore fino alla metà degli anni Settanta. Non potendo ignorare la situazione eccezionale che coinvolge il nostro Paese e non solo, nella costruzione del percorso della mostra sarà prevista la possibilità di utilizzare i propri device per accedere a contenuti audio e video più ampi attraverso qrcode o NFC.
Digitalizzazione dei processi di valore storico
29/10/2020
Digitalizzazione
Giovedì 29 ottobre 2020, si è svolta in video collegamento una riunione del Comitato tecnico istituito dal Protocollo d'intesa per l'individuazione di progetti di digitalizzazione dei processi di valore storico a cui partecipano, oltre al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, anche il Ministero della Giustizia, il Consiglio superiore della Magistratura, Cassa delle Ammende e l'Archivio Flamigni, rappresentato da Ilaria Moroni, responsabile del Portale della Rete degli archivi per non dimenticare. La Direzione generale Archivi, rappresentata dalla Direttrice generale Anna Maria Buzzi e dalla Dirigente del Servizio II, Sabrina Mingarelli, con Michele Di Sivo (responsabile scientifico dei progetti dell'Archivio di Stato di Roma), ha avanzato proposte che vogliono contribuire alla conoscenza della storia recente del Paese. In questa riunione, a cui hanno partecipato Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione tra i Familiari delle Vittime della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, e Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, si è presentato il lavoro di ricognizione sulla documentazione conservata negli uffici giudiziari di Roma. In particolare, è stato proposto un intervento finalizzato alla descrizione archivistica, allo studio e alla digitalizzazione dei procedimenti giudiziari provenienti dal Tribunale di Roma e dalla Corte d'Assise di Roma sulla destra eversiva romana, che permetterà di rendere disponibili tra gli altri anche le carte dei giudici Occorsio e Amato. Altri importanti progetti erano già stati avviati nei mesi scorsi: a Firenze dove Archivio di Stato, Tribunale e Procura, insieme alla Regione Toscana e grazie al finanziamento di Cassa Ammende hanno iniziato il lavoro sulla documentazione della strage di via dei Georgofili (circa 628mila carte conservate in 900 faldoni). A Milano grazie alla collaborazione tra l'Archivio di Stato, il Tribunale e il DAP è stato allestito il laboratorio presso il carcere di Monza dove i detenuti selezionati lavoreranno alla digitalizzazione delle sentenze dal 1947 al 2000 (Corte D'Assise). Contemporaneamente archivisti specializzati si occuperanno dell'ordinamento delle carte dei processi alle Brigate Rosse e del processo del banco Ambrosiano, che saranno poi anch’essi digitalizzati. A Roma intanto continua il lavoro sui processi Moro. La Direzione generale Archivi ha investito molte risorse per sostenere questi progetti a partire dalla reingegnerizzazione del portale della Rete degli archivi per non dimenticare, dove confluirà e sarà quindi consultabile per tutti la documentazione giudiziaria sul terrorismo e le stragi. Prosegue così l'impegno per conseguire gli obiettivi previsti nel Protocollo sottoscritto dal Ministro Dario Franceschini nel 2015 e dallo stesso rinnovato nel 2018.