Benedetta Tobagi (Milano, 1977). Laureata in filosofia, PhD in storia presso l’Università di Bristol (Uk), ha proseguito le ricerche sullo stragismo con una borsa di ricerca presso l’Università di Pavia. È stata conduttrice radiofonica per la Rai e collabora con «la Repubblica». Nel 2011 ha vinto il Premiolino, per la sua attività giornalistica. Dal 2012 al 2015 è stata membro del Consiglio di Amministrazione della Rai. Segue progetti didattici sulla storia del terrorismo con la Rete degli archivi per non dimenticare.
Ha pubblicato i volumi Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre (Einaudi 2009 e 2011), Una stella incoronata di buio. Storia di una strage (Einaudi 2013 e 2019), La scuola salvata dai bambini. Viaggio nelle classi senza confini (Rizzoli 2016 e 2017), il saggio Piazza Fontana. Il processo impossibile (Einaudi 2019) e Giona (Piemme 2020).
Il termine terrorismo compare per la prima volta nel 1798 con riferimento al “Terrore”, ovvero ai metodi di governo mesi in pratica dopo la Rivoluzione francese.
“Il terrorismo non sia semplicemente l’uso della violenza per fini politici, non solo violenza eccessiva, non solo violenza armata contro gli inermi. Esso è concepito come una strategia politica autonoma, autosufficiente e risolutiva” (C. Townshend, La minaccia del terrorismo, Il Mulino, Bologna, 2004, p. 31)
“Il terrorismo è l’attività di quelle organizzazioni clandestine di dimensioni ridotte che, attraverso un uso continuato e quasi esclusivo di forme di azione violenza, mirano a raggiungere scopi di tipo prevalentemente politico” (D. Della Porta, Il terrorismo di sinistra, Il Mulino, Bologna, 1990, p. 19)