MOTIVAZIONI
Menzione speciale per la delicata sinergia tra il testo poetico in rima e assonanze (tradotto anche nella lingua italiana dei segni) e la drammatizzazione scenica finale, con la quale, davanti alla lapide di via Fani a Roma, studentesse e studenti rivivono e raccontano in modo originale e artistico il significato politico e umano del rapimento di Aldo Moro e della strage dei cinque uomini della scorta. 

Gli studenti della classe III (indirizzo servizi commerciali) hanno rintracciato nel proprio territorio un luogo dedicato alla memoria delle vittime di terrorismo e della criminalità organizzata, analizzando i fatti accaduti il 16 marzo del 1978 in via Mario Fani, a Roma, e narrandoli attraverso un testo poetico in rime baciate, assonanze e allitterazioni.
Il testo è stato interamente composto dagli studenti che, in sinergia con tutto il gruppo classe, hanno drammatizzato la loro opera utilizzando più canali comunicativi, come la lingua dei segni italiana e la danza.
Gli studenti si sono avvalsi dell’assistente alla comunicazione per la trasposizione della poesia in lingua dei segni italiana. Il prodotto finale è un video sul luogo dell’agguato, che raggruppa tutto il lavoro degli studenti.
Sono state svolte: lezioni di lingua e letteratura italiana inerenti al testo poetico, analizzandone la struttura e le caratteristiche; lezioni inerenti al periodo storico compreso tra la fine del 1960 e gli inizi del 1980; lezioni di educazione civica esaminando e approfondendo i personaggi e gli eventi inseriti nel testo poetico.
L’epilogo del lavoro mette in risalto tutti gli studenti che si uniscono emozionati, donando luce e speranza al luogo della memoria.